
La camera d’autore Pegaso, di Davide, prende ispirazione dalla mitologia greca e dal più famoso dei cavalli alati.
METRI QUADRI: 13
PIANO: Primo
VISTA: Versante Nord
POSTI LETTO: 2 o 3 Persone
LA CAMERA
La camera d’Autore Pegaso è una camera matrimoniale con bagno con doccia, letto matrimoniale 190×170 cm e possibilità di aggiunta di un terzo letto o lettino da campeggio per bambini da 0 a 2 anni. La camera, situata al primo piano, è di 13 mq e contiene un bagno di 2,6 mq.
La camera è stata decorata con una scultura raffigurante Pegaso, celebre cavallo alato della mitologia greca. Realizzata in ferro battuto forgiato a mano per la biennale europea d’arte fabbrile di Stia del 2017.
Pegaso, secondo il mito, nacque dal terreno bagnato dal sangue versato quando Perseo tagliò il collo di Medusa. Secondo un’altra versione, Pegaso sarebbe invece balzato direttamente fuori dal collo tagliato del mostro, insieme a Crisaore. Animale selvaggio e libero, Pegaso viene inizialmente utilizzato da Zeus per trasportare le folgori fino all’Olimpo. Grazie alle briglie avute in dono da Atena, viene successivamente addomesticato da Bellerofonte, che se ne serve come cavalcatura per uccidere la Chimera. Dopo la morte dell’eroe, avvenuta per essere caduto da Pegaso, il cavallo alato ritorna tra gli dei.
Nella famosa gara di canto tra le Muse e le Pieridi, Pegaso aveva colpito con uno zoccolo il monte Elicona, che si era ingigantito fino a minacciare il cielo dopo aver udito il celestiale canto delle dee. Dal punto colpito dallo zoccolo di Pegaso nacque una sorgente, chiamata Ippocrene, o “sorgente del cavallo”. Nello stesso modo, Pegaso fece scaturire una sorgente a Trezene.
Terminate le sue imprese, Pegaso prende il volo verso la parte più alta del cielo e si trasforma in una nube di stelle scintillanti che hanno formato una costellazione, tuttora chiamata Pegaso.
Allievo dei maestri Michel Mouton e Claudio Bottero, Caprili viva e lavora a Savignano, dove da oltre vent’anni all’attività artistica affianca la produzione artigianale.
Davide Caprili ha partecipato a varie manifestazioni di forgiatura: Mostra artigianato Città di Feltre (BL); Biennale ferro battuto, Chatillon (Valle d’Aosta); Biennale Europea d’arte fabbrile – Campionato del mondo di forgiatura, Stia (AR); Concorso internazionale di arte fabbrile, San Marco D’Alunzio (ME); Artisti del ferro battuto, Arco (TN); A ferro e fuoco, Calci (PI); Concorso internazionale di scultura in ferro “Opere in cammino”, Longi (ME); Notte della cultura, Messina; Ferro e fuoco, Città di Castello (PG); Extemporanea di forgiatura, Pozzonovo (PD). Ha collaborato con altri maestri alla realizzazione della scultura “Il tartufaio”, San Miniato (Pisa).
Nel 2013, a Pozzonovo (PD), ottiene il Primo Premio dell’Estemporanea di Forgiatura: un riconoscimento importante assegnato da una giuria tecnica composta da artisti di altissimo livello quali Mario Converio, Tiziano Matteazzi, Lino Galain e altri. Sempre all’estro di Caprili si deve la realizzazione dell’installazione artistica in ferro che da il benvenuto agli automobilisti in uscita dal casello autostradale “Valle del Rubicone”, al centro della nuova rotatoria di ingresso al paese.